MINI progetta di costruire gli appartamenti del centro città utilizzando gli stessi principi di design delle sue auto

Londra, New York, Tokyo, Parigi, Milano, Melbourne Sydney: abitare nelle viscere di questi luoghi è un lusso che solo Yuppies è disposto a pagare (e che i banchieri di investimento possono permettersi).

Nel corso del 20 ° secolo, come opportunità di lavoro, storia, cultura, eccellente vita notturna e crescita esponenziale attirarono sempre più persone verso megalopoli (a Sydney non avevano leggi di blocco allora), MINI risolse il problema di dove parcheggiare. Ora, alla settimana della moda milanese, ha debuttato il suo elegante piano per accelerare la sua strada nel settore abitativo.

Cercare di entrare in una nuova corsia di reddito non è mai facile. I critici (e i sostenitori) hanno definito la proposta di MINI "utopica", che probabilmente è ciò che hanno detto a proposito della sua "trazione trasversale" a motore a trazione anteriore nel 1959. Tuttavia, il loro piano per sfidare intenzionalmente la solita gerarchia dell'architetto contro cliente, illustrando, "Nuovi modi di concepire le case per i giovani che si affollano nelle città e per gli anziani cittadini che desiderano più stili di vita comuni" (Forbes), è certamente audace.

Lo schema coinvolgerà i residenti nel processo creativo, consentendo loro di lavorare con architetti per costruire micro-case e suite del centro città che "rispondano ai loro bisogni" e che sono "espressioni della loro vita", più o meno allo stesso modo della MINI l'auto è diventata un simbolo del londinese per antonomasia (efficiente e scusato) o Parisien ("Se metto le luci di emergenza su di esso non è illegale").

Presentato a Milano la scorsa settimana, 'Built By All' è l'ultimo sviluppo della serie MINI Living, iniziata due anni fa nel tentativo di esplorare come il "design intelligente" possa aiutare la vita in città. Il piano è di collaborare con giovani architetti non convenzionali, utilizzando diverse aziende per concetti diversi e creare alloggi su misura per la sua posizione e gli abitanti.

Come riportato da Forbes, finora ci sono state quattro proposte: tre a Milano e due a Londra, con progetti di ricerca svolti a Brooklyn. Finora includono "Do Disturb" (spazi abitativi condivisi nelle aree urbane), "Foreste" (ritiri di micro città con accesso comune), "Respirare" (un edificio che collega fisicamente i suoi abitanti ai loro dintorni naturali) e "Cabina urbana" (un mix di esperienze private e condivise raccontate attraverso la storia di libri e cibo).

Per coloro che sperano di vedere prove concrete, il primo progetto dovrebbe essere implementato a Shanghai nel 2019.